È ufficiale: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato il decreto che nomina Eliseo Cuccaro commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, con sede a Napoli.
L’incarico, valido in via provvisoria, è previsto per partire dal 7 ottobre 2025 e ha come scopo quello di garantire continuità operativa e amministrativa fino alla ricostituzione degli organi ordinari dell’ente.

Il passaggio di consegne e le dimissioni di Annunziata

Cuccaro subentra ad Andrea Annunziata, che ha presentato le proprie dimissioni e ne ha motivato la scelta con la volontà di agevolare una transizione ordinata della governance.
Nella nota ufficiale del Ministero, si ringrazia Annunziata “per il lavoro svolto e l’impegno profuso per la regolare gestione delle attività portuali negli ultimi mesi”.
Annunziata, da parte sua, nel suo saluto ha ricordato come “l’approvazione del documento di programmazione strategica dell’AdSP del Mare Tirreno Centrale e i tre piani regolatori dei porti siano strumenti indispensabili per accompagnare la crescita degli scali”.

L’obiettivo: garantire continuità e operatività

Secondo il comunicato del MIT, la nomina ha un chiaro obiettivo: assicurare la “continuità amministrativa e la piena operatività dell’Autorità” fino al ripristino dei vertici ordinari.
L’Autorità portuale del Mar Tirreno Centrale controlla gli scali di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, che rivestono un ruolo strategico nel sistema logistico del mezzogiorno e del Mediterraneo.
Il Ministero ha anche sottolineato l’importanza del sistema portuale tirrenico centrale per l’economia nazionale e la necessità di garantire un’efficace operatività anche nella fase transitoria.

Le tensioni politiche e le polemiche in corso

La nomina non arriva senza contestazioni. Nel corso dell’estate, già erano nate polemiche sul possibile conflitto d’interessi riguardo alla figura di Cuccaro, ex amministratore delegato della compagnia di navigazione Alilauro.
Inoltre, all’interno della maggioranza emergono tensioni fra Lega e Forza Italia sulla gestione dei porti campani e sulla scelta della governance dell’AdSP.
I sindacati, in particolare la Fit Cisl Campania, hanno già fatto pervenire messaggi di cautela: si dichiara la volontà di vigilare affinché il nuovo assetto non destabilizzi l’ambiente portuale e si auspica che la nuova dirigenza promuova relazioni industriali proficue e costruttive.

Cosa cambierà (e cosa no) nella fase commissariale

Nel frattempo, Cuccaro assumerà le funzioni di commissario con pieni poteri per gestire l’ordinaria amministrazione e le attività strategiche necessarie a evitare vuoti amministrativi. I grandi progetti già avviati, in particolare quelli legati al PNRR e alla transizione ecologica dei porti, dovranno essere gestiti con continuità.
Ciò che non cambierà per ora sono le linee guida strategiche già varate — i piani regolatori, il documento di programmazione strategica, e le direttrici infrastrutturali — che saranno ereditate e portate avanti nella fase commissariale.

La nomina di Cuccaro appare come una transizione verso una nuova presidenza ordinaria dell’AdSP: la gestione commissariale è infatti pensata come una fase limitata nel tempo, da superare non appena sarà possibile insediare il presidente designato secondo le procedure regolari.