
Il traffico container nei porti di Napoli e Salerno continua a crescere, confermando il ruolo strategico dei due scali dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. Il Gruppo MSC, attraverso i terminal Conateco e Soteco a Napoli, registra risultati eccellenti: nel 2024, i due principali hub partenopei hanno chiuso l’anno con una movimentazione complessiva di 490.529 TEU, segnando un incremento del 4,75% rispetto al 2023.
Ottimi risultati per Conateco
L’anno nuovo inizia con un’ulteriore crescita per Napoli: a gennaio 2025, sono stati movimentati 41.454 TEU, con un aumento del 6,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Per consolidare e potenziare la posizione di Conateco nel panorama logistico, sono stati previsti investimenti per 34 milioni di euro, destinati all’ampliamento e all’ottimizzazione delle infrastrutture.
Salerno Container Terminal in crescita
Anche Salerno registra performance positive: nel 2024, il Salerno Container Terminal ha movimentato 358.134 TEU, con un incremento del 4% rispetto al 2023. Il trend di crescita prosegue anche nel 2025: a gennaio, il terminal ha gestito 29.837 TEU, con un balzo del 13,36% rispetto ai 26.321 TEU dello stesso mese dell’anno precedente.
Export in aumento, miglior bilanciamento dei traffici
Agostino Gallozzi, presidente e amministratore delegato del gruppo, sottolinea un dato rilevante per l’economia campana: l’export nel 2024 è aumentato dell’11% rispetto all’anno precedente, mentre l’import ha registrato un incremento del 3%. Inoltre, si riduce l’imbarco di container vuoti (-7,9%), segnale di un migliore bilanciamento tra import ed export e di un maggiore utilizzo dei contenitori vuoti per le esportazioni.
Boom per merci non containerizzate e traffico ro-ro
Anche il traffico delle merci non containerizzate – rinfuse e general cargo – registra un’impennata, raggiungendo le 256.912 tonnellate nel 2024, con una crescita del 20% rispetto al 2023. Il traffico dei rotabili su navi ro-ro, operato dal Salerno Container Terminal sulle rotte Salerno-Messina e nei servizi per Tunisia e Libia, segna un aumento dell’8,2%.